Reproducimos la carta que el 28 de diciembre pasado hizo pública el Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti.
Los planes para construir el megaaeropuerto deViterbo a 40 kilómetros de Roma han sido finalmente descartados. Felicitamos a todos los luchadores implicados, futuros afectados que ya no lo serán y ciudadanos italianos en general. Nos felicitamos porque en esta Europa mediterránea, que algunos consideran decadente, hay espacio para el sentido común y la rectificación.
La base aérea militar de Viterbo, cerca de la pequeña Viterbo, señalada en 2007 por el Ministerio de Transportes italiano para albergar el nuevo y gigante aeropuerto de Roma, y así aliviar el tráfico de los existentes de Ciampino y Fiumicino, ha pasado a ser un mal sueño. Una pesadilla de la que han despertado los italianos. Y esto no habría sido posible si no es por los contundentes argumentos de reputados científicos, jueces, profesores de varias universidades y la acción conjunta y decidida de grupos ecologistas, vecinales y de defensa de los derechos humanos, en contra de este monstruo de cemento y acero, que iba a barrer del mapa una zona de alto valor ecológico y arqueológico.
Mucho, muchísimo tienen que aprender las asociaciones en contra del ruido de España.
Nella conferenza-stampa di fine anno il sindaco di Viterbo ha dovuto finalmente ammettere che il mega-aeroporto non si fara'.
E' stata definitivamente sconfitta la lobby affaristica e vandalica di estrema destra (cui si prostitui' gran parte dell'insipiente ed irresponsabile ceto politico locale) che dal 2007 ha condotto una scellerata e forsennata azione per tentare di imporre a Viterbo un nocivo e distruttivo, illegale e insensato mega-aeroporto.
Ha vinto la lotta delle persone oneste
Ha definitivamente vinto la lotta delle persone oneste che dal 2007 hanno denunciato l'illegalita' e la follia della realizzazione di un mega-aeroporto nocivo e distruttivo nel cuore della preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame; ha definitivamente vinto la lotta delle persone oneste che dal 2007 si sono battute contro l'illegale ed insensato mega-aeroporto di Viterbo e per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti.
Il Bulicame salvato
La realizzazione del mega-aeroporto nel cuore della preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bullicame, di cui fece memoria Dante (che usava la grafia con una sola elle: "Bulicame") nella Divina Commedia, avrebbe avuto come inevitabili immediate e disastrose conseguenze:
a) lo scempio dell'area del Bulicame e dei beni ambientali e culturali che vi si trovano;
b) la devastazione dell'agricoltura della zona circostante;
c) l'impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali;
d) un pesantissimo inquinamento chimico, acustico ed elettromagnetico di grave nocumento per la salute e la qualita' della vita della popolazione locale (l'area e' peraltro nei pressi di popolosi quartieri della citta');
e) il collasso della rete infrastrutturale dell'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesanti servitu';
f) uno sperpero colossale di soldi pubblici;
g) una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio.
L'area del Bullicame va invece tutelata nel modo piu' adeguato: istituendovi un parco naturalistico, archeologico e termale; e fin d'ora respingendo ogni operazione speculativa, inquinante, devastatrice, illecita.
E nell'ambito della mobilita' la provincia di Viterbo ha bisogno piuttosto di migliorare la rete ferroviaria ed i collegamenti con Roma, Orte e Civitavecchia; una mobilita' adeguata e coerente con la difesa e la valorizzazione dei beni ambientali e culturali e delle vocazioni produttive dell'Alto Lazio.
Continuare nell'impegno per ridurre il trasporto aereo
E' necessario non incrementare, ma ridurre il trasporto aereo.
1. Un aeroporto provoca gravi danni alla salute della popolazione che vive nei dintorni: sia attraverso l'inquinamento dell'aria, che causa gravi patologie, sia attraverso l'inquinamento acustico.
2. Il trasporto aereo provoca gravissimi danni al clima: contribuisce enormemente al surriscaldamento del pianeta.
3. Il trasporto aereo danneggia gravemente l'ambiente: sia a livello globale, sia a livello locale.
4. Il trasporto aereo e' antieconomico: consuma piu' energia di ogni altro mezzo di trasporto; danneggia gravemente la biosfera; costa molto alla comunita' poiche' e' fortemente sovvenzionato sia da finanziamenti pubblici sia da esenzioni ed agevolazioni fiscali (mentre si effettuano sciagurati tagli di bilancio per sanita' ed assistenza): paradossalmente la maggior parte dei costi del trasporto aereo li pagano i cittadini che non lo usano; danneggiando l'ambiente e sottraendo risorse pubbliche non aiuta le economie locali ma le impoverisce; l'occupazione nel settore e' limitata, spesso precaria, e le compagnie hanno spesso condotte gravemente antisindacali.
5. Il trasporto aereo e' iniquo: statisticamente e' dimostrato che e' soprattutto un privilegio dei ricchi; ma i costi li pagano soprattutto i bilanci pubblici, usando i fondi della fiscalita' generale ricavati cioe' dalla tassazione di tutti i cittadini: chi paga le tasse e' costretto, a sua insaputa e contro la sua volonta', a finanziare le compagnie aeree (le quali invece le tasse le pagano ben poco, godendo di agevolazioni e addirittura di esenzioni incredibili); le nocive conseguenze del trasporto aereo le pagano innanzitutto i poveri.
6. Il trasporto aereo non e' sicuro: di tutte le modalita' di trasporto e' la piu' pericolosa, per i viaggiatori e per chi vive nelle aree sorvolate.
Solidali coi cittadini di Ciampino e Fiumicino
Continua il nostro impegno di solidarieta' con i comitati ed i cittadini di Ciampino e di Fiumicino, per la drastica riduzione del trasporto aereo e contro ogni ampliamento di sedimi aeroportuali.
Il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti
Viterbo, 28 dicembre 2012
Mittente: "Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti", recapito postale: c/o Centro di ricerca per la pace e i diritti umani, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: info@coipiediperterra.org, sito: www.coipiediperterra.org
Y adjuntamos, en inglés, el dramático llamamiento que realizaron en agosto de 2011 a todo el mundo de la cultura y la educación el Profesor Osvaldo Ercoli, Dr. Antonella Litta, Dr. Emanuele Petriglia y el Profesor Alessandro Pizzi en nombre del comité en contra del aeropuerto de Viterbo por la reducción del transporte aéreo y en defensa de la salud, el medio ambiente, la democracia y los derechos humanos. Para consultar la carta en italiano pulsar aquí.
This is an appeal published in August 2011
An appeal to the world of culture and education:
Ladies and gentlemen, we turn to you, people who love the culture to the point of having made the call and the professional commitment of your life, asking for your urgent help. The archaeological area and spa Bulicame in Viterbo, an area of emergencies and valuable historical memories and cultural and natural heritage and resources less valuable therapeutic, and threatened with destruction by the will of a lobby speculative-fulfillment of a mega-airport.
The realization of the mega-airport would have the immediate consequences:
a) the destruction of the area Bulicame and environmental and cultural heritage found there;
b) to the devastation of agriculture of the surrounding area;
c) the ground for therapeutic exploitation of thermal resources, and social;
d) a heavy chemical pollution, noise and electromagnetic will be ‘serious harm to the health and quality’ of life of local people (and the area ‘also near the populous districts of the city’);
e) the collapse of the infrastructure network of Lazio, the territory already ‘weighed down by heavy servitude’;
f) a colossal waste of public money;
g) a flagrant violation of laws and constraints of the Italian and European safeguard the territory.
Certain irresponsible promoters of this senseless attack have announced that the Interministerial Committee for Economic Programming (acronym: CIPE) is about to finance the mega-airport, despite its blatant illegality ‘.
We appeal to the entire world of culture and education ORDER ‘help us to prevent the irreversible destruction of the place you wanted to remember Dante’s Divine Comedy.
We ask you to join this call for ‘the government does not fund the destruction of the archaeological and spa Bulicame in Viterbo, not finance a mega-airport harmful and destructive, misguided and illegal.
Professor Osvaldo Ercoli
Dr. Antonella Litta
Dr. Emanuele Petriglia
Professor Alessandro Pizzi
for the committee who opposed the mega-airport of Viterbo and is committed to the reduction of air transport, in defense of health, environment, democracy, human rights all.
Coordination of Associations of Lazio for the Mobility Alternative
3 comentarios:
Dos Comentarios al respecto
Nº 1
Estoy de acuerdo en que efectivamente mucho, muchísimo tienen que aprender las asociaciones en contra del ruido de España, pero lo que es incomprensibles e insolito es que ninguna de estas asociaciones contra el ruido, sobretodo las afectadas por el "aerouerto" (no utiliza pistas sino semi-pistas) de Madrid-Barajas desde que fueron suprimidas las Operaciones simultáneas segregadas a pistas paralelas y en su lugar implantaron esas "Operaciones simultáneas segregadas a pistas cruzadas", NO le exijan al Director General de Aviación Civil la inmediata activación del Artículo 47 y la Disposición Adicional Trcera de la Ley de Seguridad Aérea, que son los que en España regulan todo lo relativo a la contaminación por ruido de los aviones, y que desde que esta Ley fue aprobada el 7 de julio de 2003 los diferentes Directores Generales los han mantenido desactivado.
Evidentemente si este Articulo 47 se activara, automáticamente queda al descubierto que las Servidumbres Aeronáuticas recientemente aprobadas para el "aeropuerto" de Barajas, todas, absolutamente todas, están FALSIFICADAS.
Nº 2
Fácilmente puede comprobarse que en Espala la contaminación del Medio Ambiente por el Ruido de los aviones comerciales al no estar regulada por el Artículo 47 y la Disposición Adicional Tercera de la Ley de Seguridad Aérea 21/2003 de 7 de julio, en España NO EXISTE.
Y sencillamente esto es así porque el actual Director General de Aviación Civil, así como todos los habidos desde que el 7 de julio de 2003 se aprobó la Ley de Seguridad Aérea, han decidido no activar ni el Artículo 47 ni la Disposición Adicional Tercera.
Es por eso que en España ningún piloto ni en su defecto su compañía, nunca han sido sancionados ni podrán ser sancionado por mucho que contamine el Medio Ambiente, sobre todo en el "aeropuerto" de Madrid-Barajas en el que le contaminación por Ruido es monstruosa desde que en el mes de febrero de 2006 se implantaron esas "Operaciones simultáneas a Pistas cruzadas", únicas en el mundo.
Les copio y pego a continuación el escrito Oficial que al respecto me remitió AENA el pasado 24 de octubre de 2007, a través del Jefe de la División de Medio Ambiente en Barajas, D. Juan Antonio Burgos, en el que me certifica la desactivación del Artículo 47 y la Disposición Adicional Tercera de la Ley de Seguridad Aérea, causa por la que ningún piloto ha sido sancionado ni será sancionado en nigún aeropuerto español, por contaminar el Madio Ambiente por ruido, sobretodo en eso que llaman el "aeropuerto" de Barajas (de manera algo más que terrorífica mantienen cerradas a cal y canto todas sus PISTAS CONTRARIAS (8 en total):
" D. Luis Guil Pijuan
Ref.- DMA/AC/pa 39850
Madrid a 24 de octubre de 2007
Estimado Sr. Guil:
En relación con sus quejas recibidas los día 27 de septiembre y 18 de octubre de 2007 y atendiendo a la solicitud que nos hace en la misma, le informo que el Leq registrado en el TMR4, correspondiente al suceso correlacionado con el paso de aeronaves, a las 07:36 h., del día 27 de septiembre de 2007, fue de 70,6 dB.
Finalmente y, por lo que respecta a la cuestión relativa a la identidad de valores máximos de intensidad acústica registrados en nuestros TMR´s, le indico que ni la normativa recogida en el AIP, ni la Circular Aeronáutica 2/2006, de 26 de julio, de la Dirección General de Aviación Civil sobre Disciplina de Trafico Aéreo, derivada de la Ley de Seguridad Aérea 21/2006, de 7 de julio, en su artículo 47, contempla, en ningún caso, la superación de niveles máximos de impacto acústico como conducta, de por sí, susceptible de sanción.
Atentamente
Fdo.: Juan Antonio Burgos
Jefe de la División de Medio Ambiente "
Luis Guil
Nº 3
Con este tercer comentario quiero dejar meridianamente claro que al mantener el Director General de Aviación Civil desacticado el Articulo 47 y la Disòsición Adicional Tercera de la Ley de Seguridad Aérea, y por lo que en España los aviones no contaminan por ruido, es más que evidente que los Procedimientos Anti-ruido que están publicado en el AIP de Barajas, y que en todos los aeropuertos del mundo que no sean españoles los pilotos los cumplen a rajatabla, en Barajas están de adorno.
Los piloto saben que en Barajas aunque no cumplan los Procedimientos Anti-Ruidos, nuncan van a ser sancion ni a ellos ni su compañia, y que impunemente pueden contaminar lo que quieran y como quieran, sencillamente porque a los más de 30 "chivatos" instalados en Barajas, TMR,s (Terminal Monitor de Ruidos), que han costado una pasta gansa, eso sí pagados por los contribuyentes, y cuya única función en cualquier otro aeropuerto del mundo mundial que no sea español es detectar y automáticamente y de manera instantánea "chivarse" si el piloto rebasa los limites de decibelios establecidos según sea de día o de noche, es decir si contamina o no el Medio Ambiente, sin embargo saben que aunque Barajas es el único aeropuerto español que tiene establecidas sus Servidumbres Aeronauticas, evidentemente FALSIFICADAS, es por lo que AENA los más de 30 TMR (Terminal Monitor de Ruidos)que están instalados en Barajas están de adorno, la función básica y fundamental de "chivato" la mantienen oculta.
Pero es más, AENA a sabiendas de que en Barajas esos Procedimientos Anti-Ruidos están de adorno aunque estén publicados en el AIP, porque es imposible saber si los pilotos cumplen o no dichos Procedimientos al mantener desactivada la función de los "chivatos" (TMR), han establecido y nada más y nada menos que lo publican en el AIP, que las aeronaves que despegan por la pista 36L y sigan la Ruta popularmente conocida como la "Ruta del Radial 322º", que son el 98% de los despegues que se efectúan por esa pista 36L, ESTÁN EXENTAS de cumplir con los Procedimiento Anti-Ruidos.
Luis Guil
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